Tempera grassa su tavola di pioppo - 60 x 44 cm

leonardo

Per la rilevante importanza della scoperta, ovviamente, la tavola è stata sottoposta a numerose analisi stilistiche e artistiche oltre che a indagini scientifiche.

Il Vezzosi per primo, ritiene l'opera coerente allo stile dei seguaci leonardeschi. L'ipotesi ha successivamente avuto riscontro da parte di docenti e studiosi di comprovata fama internazionale, i quali hanno definito gli elementi che determinavano l'attribuzione della tavola allo stesso Leonardo.
Le
indagini diagnostiche sono state realizzate da vari istituti, come i laboratori delle Università napoletane Suor Orsola Benincasa e Federico II, il Centro INNOVA e il Laboratorio CIRCE di Caserta. Le conclusioni sono particolarmente interessanti.
La tavola risale ad un periodo compreso tra il 1474 e il 1517. L'analisi (datazione al Radiocarbonio) è stata realizzata su microframmenti del legno della tavola e ha inoltre previsto indagini sulla composizione chimica dello strato pittorico.

Anche la scritta PINXIT MEA (realizzata in maniera speculare, ossia visibile correttamente solo di fronte ad uno specchio), comparsa dopo la pulitura del retro della tavola, è stata sottoposta a indagini analitiche. Il pigmento utilizzato, apposto sulla tavola con un pennello, risulta essere a base di carbonio e ferro.

La scritta: "Dipinto dalla mia mano".

Attraverso le indagini scientifiche è stato possibile riscontrare delle regioni non originali, attribuite a restauri successivi, eseguite con pigmenti a base di ferro e zinco. La zona della piuma, realizzata con elementi a base di titanio (non presenti altrove), fa pensare ad un rifacimento non autentico. Lo strato pittorico originale presenta pigmenti a base di ferro e manganese.

Altro elemento di particolare interesse è il rilevamento di un'impronta digitale rintracciata sul film pittorico della tavola, la quale avrebbe coerenti corrispondenze con quella trovata sul dipinto leonardesco "Dama con l'ermellino".

Durante il convegno internazionale tenuto a Chieti, nel 2010, gli studi stilistici e scientifici hanno un ulteriore momento di confronto e reciproco arricchimento ed è proprio in questo contesto che la tavola viene orientata in una specifica intenzione dell'esecutore di rendere la propria immagine attraverso uno studio di ottica binoculare.

E' importante chiarire che l'opera in questione è strettamente legata all'ampio progetto di studi scientifici, ma i caratteri stilistici non solo non tradiscono affatto l’attribuzione, semmai forniscono elementi nuovi dai quali poter raccogliere altri spunti.

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